1. Quasi tre decenni di ricerca hanno ripetutamente dimostrato che i giovani gay, lesbiche, bisessuali e transgender (“LGBT”) sono significativamente più inclini a tentare il suicidio rispetto ai loro coetanei eterosessuali.
2. Molte indagini hanno documentato l’emarginazione, la stigmatizzazione e la discriminazione che numerosi giovani LGBT incontrano – sia in famiglia, a scuola, con i loro coetanei, nelle istituzioni religiose, o più in generale nella società.
3. Una ricerca dettagliata ha mostrato che un ambiente sociale che esclude e stigmatizza i giovani LGBT spinge molti di loro a vedere il suicidio come fuga dalla depressione, dalla solitudine e dalla disperazione.
4. Le azioni di governi e autorità scolastiche che adottino misure specifiche per combattere l’esclusione e la discriminazione incontrate dai giovani LGBT e che si concentrino sui fondamenti alla base di un ambiente sociale ostile, possono portare a significativi miglioramenti.
5. Le misure necessarie sono ben comprensibili, relativamente semplici da implementare e non necessariamente onerose. I principali ostacoli per la loro attuazione sono probabilmente la mancanza d’informazione o l’errata informazione sulle persone LGBT, e in alcuni casi l’opposizione di forze sociali e istituzioni ostili alle persone LGBT che alimentano un ambiente che stigmatizza ed esclude soprattutto i giovani LGBT.
6. La chiave per eliminare la tragedia dei suicidi tra i giovani LGBT è quindi quella della volontà politica – la volontà di affrontare l’emarginazione e l’ostilità verso le persone LGBT che sono ampiamente diffuse in molti paesi. Un vasto programma di sensibilizzazione ed educazione è essenziale per produrre una necessaria trasformazione degli atteggiamenti sociali.