L’ultimo secolo ha indubbiamente segnato dei progressi per le persone LGBT in Svizzera. La vita delle persone gay, lesbiche, trans* e bisessuali è buona, ma nonostante i progressi non è però ancora rosea: non hanno pari diritti delle persone eterosessuali, per alcuni è difficile vivere apertamente la propria omosessualità, altri sono vittime di atti omofobici e bullismo.
Supporto LGBT
Servizi di consulenza rivolti a tutte le persone che, a prescindere dal proprio orientamento sessuale o dalla propria identità di genere, hanno domande su argomenti a carattere LGBT+.
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Zonaprotetta: salute sessuale e prevenzione delle Infezioni sessualmente trasmissibili
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Diverse iniziative nella Svizzera tedesca per creare associazioni di omosessuali e lottare contro l’omofobia. Fin dall’inizio le lesbiche sono doppiamente invisibili: nell’immaginario l’omosessualità è una pratica maschile.
1930-1940
Zurigo diventa il luogo d’accoglienza per il movimento LGBT tedesco, preso di mira dai nazisti. In mezzo a un’Europa fascista, la Svizzera diventa un centro europeo del movimento di liberazione gay.
1942
Promulgazione del nuovo Codice penale federale che indica che le relazioni tra adulti consenzienti tra persone dello stesso sesso non sono più perseguibili.
1950-1970
Nel clima paranoico della guerra fredda, i gay sono considerati deboli e femminili, sono visti come nemici interni per eccellenza. L’Interpol lancia una vasta indagine nel 1957 sul suo potenziale criminale, nei parchi di Ginevra e Zurigo i raid della polizia si susseguono. I gay sono monitorati e schedati, una pratica intorno al quale resta un tabù.
1974
Una commissione di esperti che lavora sulla revisione del codice penale decide di abolire la criminalizzazione dell’omosessualità. Questa decisione segna un cambiamento, le associazioni di militanti omosessuali riescono a essere riconosciute come validi interlocutori con le autorità.
1979
Prima Giornata della Liberazione Gay a Berna. I manifestanti rivendicano un’età del consenso uguale per tutti, la distruzione delle schedature della polizia che identificano gli omosessuali, il riconoscimento giuridico delle coppie gay e lesbiche. Nel 1980, si parla anche di rivedere la Costituzione federale sulla non discriminazione dell’orientamento sessuale.
1985
Partiti politici e Cantoni approvano l’abrogazione della sezione 194 del codice penale che penalizza l’omosessualità.
1992
Il partito Unione Democratica Federale lancia un referendum contro la depenalizzazione dell’omosessualità, ma perde con più del 73% dei voti. Questo è anche l’anno di inizio del processo legislativo a favore del partenariato nei Cantoni di Zurigo e Ginevra.
2005
La legge federale sull’unione domestica registrata (LPart) è accettata dal popolo (58% dei voti) ed entra in vigore il 1° gennaio 2007.
2013
Viene depositata l’iniziativa parlamentare «Matrimonio civile per tutti» dal partito dei Verdi Liberali. La proposta intende conferire anche al concubinato lo statuto di diritto fondamentale accordato attualmente solo al matrimonio. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale nel febbraio 2015, nel settembre 2015, segue l’approvazione dell’omologa Commissione del Consiglio degli Stati.
2017
Le coppie omosessuali e i concubini possono adottare i figli del partner. La legislazione attuale vieta invece l'adozione alle coppie che vivono in regime di unione domestica registrata. Queste nuove norme sono destinate ai figli delle coppie omosessuali nati grazie a gravidanze surrogate (per i gay) o inseminazione artificiale ricorrendo a un donatore (per le lesbiche). La prima pratica in Svizzera è proibita, la seconda è ammessa, a talune condizioni, solo per le coppie sposate.
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